Quante volte vi sarà capitato alla vigilia di un week-end di essere invasi da un atavico desiderio di arrostire carne su una Griglia a Carboni?
Ed a quel punto un dubbio si insinua in voi, una domanda serpeggia nel vostro inconscio e si attacca come un virus e non vi da pace…
Dove compro la carne? E soprattutto, cosa compro?
Il primo pensiero va al Macellaio sotto casa ma la prospettiva di una piccola bottega semibuia, con poco assortimento ed un operatore dall’aria stanca ed annoiata non vi entusiasma quindi decidete di andare sul “sicuro” ed entrare in un grande supermercato o centro commerciale (spesso sbagliando).
All’ingresso del reparto carne il cuore si illumina, tutto sembra molto ordinato, c’è un grande banco con le monoporzioni già pronte, così dopo un giro di rito, opti per la dicitura più ovvia, BISTECCA DI VITELLO, la osservi e noti che ha una forma regolare, un bel colore chiaro e che pesa circa quattrocento grammi, l’ideale! “Ne prendo qualcuna in più”.
Arrivi a casa la metti in frigo, il giorno dopo hai acceso la brace e tirando fuori le bistecche noti qualcosa di strano, un laghetto rosa alla base della vaschetta non proprio invitante “Vabbè, sarà normale…”
La griglia è calda, tiri fuori le quattro bistecche allagate nel loro stagnetto, le metti su ed aspetti…
La prima cosa che noti è che la bistecca si restringe a vista d’occhio e perde molti liquidi, a mano a mano che si cuoce non acquisisce un bel colore dorato ma un colore roseo pallido come il tuo volto dopo una settimana di influenza, la giri, la tieni ancora un po’ e poi la impiatti…
L’acqua questa volta marroncino chiaro continua a scorrere copiosa nel piatto, ma finalmente il momento della verità: mordi, “uhm sembra morbida” e subito una bella sorsata di acqua calda ti scende in gola, una brodaglia calda senza sapore che sei costretto ad una “squintalata” di sale per risolverla un pochino…
La serata comunque è compromessa, dove hai sbagliato?
Piccoli, grandi dettagli: sulla confezione hai letto BISTECCA DI VITELLO ma hai trascurato al lato la dicitura
- Nato: Francia
- Allevato: Francia/Italia
- Macellato: Italia
Cosa ho contro i francesi? Assolutamente nulla, hanno degli ottimi prodotti, ma sicuramente non quelli della grande distribuzione.
Con molta probabilità hai acquistato un vitellone Charolaise o incrocio Charolaise che è stato allevato in maniera intensiva in Francia, ingrassato qualche mese in Italia e poi macellato.
Questa razza è stata selezionata nel corso dei decenni per la produzione di carne con particolare riguardo alla resa, ovvero, il suo obiettivo è di produrre il maggior numero di chili di carne possibile, la fibra è magra con scarsa marezzatura, il grasso si concentra all’esterno, viene macellata intorno ai 16/18 mesi e nella fase di ingrassamento gli animali vengono alimentati con tecniche per la massimizzazione dei parametri di incremento peso. Traduco?
La carne è costituita dal 65-75% di acqua, dal 20% di proteine, dal 3-8% circa di grasso ed il resto da vitamine, minerali ed altri elementi…Quanto più la carne è magra più in cottura tende a rilasciare liquidi, più l’animale è giovane più tende ad accumulare liquidi, più l’allevamento è intensivo e finalizzato alla resa più l’animale accumulerà liquidi, noti qualcosa? Tutte caratteristiche presenti nel tuo prodotto, la tua bella bistecca di vitellone da 15 euro al kg!
Se il tuo obiettivo è nutrirti il più possibile spendendo poco, è un prodotto valido, viceversa meglio optare per altri prodotti, quali? Ce ne sono davvero tantissimi, pian piano li scopriremo insieme!